Simulacri
Foreste di antenne sopra i tetti, croci di un’epoca remota, le anime dei morti sepolti nei tubi catodici vagano sotto i portici di radiche – sagome d’angoscia -, la piazza è un simulacro, il rivolo d’acqua tra gli scogli dove s’incaglia la sporcizia portata lì dalla corrente, la stanchezza d’un sax sfoca i lampioni delle strade rendendoli una compagnia sopportabile per gli occhi, si desta il sortilegio dell’imbrunire e l’ombra …