Starò qui a guardare, sospeso,
il letto del fiume vacante
aspettando che il violino
della montuosa liuteria
scacci l’angoscioso silenzio.
Mi sembra di vedere i raggi
di luce deviarsi,
il ramo spezzato,
ora fermo,
arpeggiare tra le corde
e le ombre sovrapporsi ai riflessi.
Sospeso guardo il fiume
poi il silenzio mi risveglia
mentre amare s’infettano
le lesioni della terra.
Solo l’acqua cauterizza
le ferite delle ninfe.