Parlami della Polonia, Andrea, parlami dei grandi prefabbricati,
di Katowice o della signora vestita di bianco. Ascoltami,
dimmi che sarebbe bello là, dove la bellezza conta meno che
niente, dove il cemento si fa commestibile e le icone del tempo
si mostrano per quello che sono. Solo questo, forse. Non più
per sentirci gli unici detentori della crisi, ma compartecipi
imparziali e ansimanti, perfettamente cascanti, ostaggi di voglie
e liberi dal movimento, fantasmi di questʼarchitettura comune
destinata a durare. Senza allegria, senza tristezza, una serie
soltanto di parole neutrali. Progetteremo la nostra esecuzione
in una stanza buia, su uno schermo luminoso scorreranno
annunci irrilevanti. Tu fallo per prima, bambina, parlami di nulla.
*pubblicata per la prima volta in “Gengive”, Tralerighe Libri, 2021, Collana “I Masnadieri”.