L’eretico
Artefice, in cui mi alzo dal rogo d’incurabile mentre per nessuna rovina a cui il corpo permane, in quel vasto pensiero ritrovai flabelli di piume. Nell’abborracciata antiporta degli occhi lungo semplici stelle che irradiano come ruscelli, si addensano passi incantati in grembi di lune feconde.