Valzer

Spillavano indifferenza scura i tuoi occhi da dipendente mentre in strada le mamme annunciavano malasorte ai figli senza più colletti da trattenere: per mille anni ho appoggiato la mia noia su quel legno rigato e appiccicoso ma il cielo grondava sangue alla vaniglia, il telefono era occupato e tu non mi cercavi mai.

VIII

VIII Ho affidato questo o quel me stesso alle assi sconnesse di un vecchio porto di Dublino. «Tu non hai corpo, sei solo un vasto spazio». Mi venne in mente la parola docks, come dicono gli inglesi. «Manchi di ogni senso di risolutezza, di determinazione», continuò. Alle due di notte le luci del pontile sono puntini sospensivi che posano la testa sul petto incerto di una donna. «Sei troppo debole …

L’eresia | Gianluca Pitari

ho l’impressione che dovunque vada io porti con me la notte ho visto ideali di granito nelle mie mani lievitare in polvere sentimenti d’acciaio sfibrarsi in ovatta la poesia al pari del creato è una sciagura ed il poeta un dio tragico senza più le ragioni del miracolo una divinità inutile e solitaria che arrocca su di una torre zuccherina mentre le nubi infittiscono non mi perdoneranno mai la lievità …

Santi

C’è chi va a Parigi per giocare ai poeti maledetti e c’è chi si fa bastare lo sporco appartamento di una periferia di provincia. C’è chi va a Parigi a parlare d’amore sulle rive della Senna; chi va a Pigalle, a Montmartre, al Bois de Boulogne. C’è chi rincorre ragazze in fiore nei parchi di una Parigi senza tempo, accostando i colori dei loro occhi alla lucida copertina di quei …

Catalisi

Sintesi chimica di ingenuità e adrenalina, prima scissione dell’energia che si manifesta dal palco e sopra ogni testa bandita a restare più in basso e da lì, giudicare. Catalisi: scintilla la polvere sopra le travi che calpesta l’atteso varcator de le quinte; mormora il legno, trasale il pensiero, in preda al terrore che assale, foriero di quello che accade.