Rendez Vous | Lucia Longo
Ripetuta rimbalzo sulla leggerezza del primo nostro rendez vous di cui serbo sempre lo stupore.
Ripetuta rimbalzo sulla leggerezza del primo nostro rendez vous di cui serbo sempre lo stupore.
Starò qui a guardare, sospeso, il letto del fiume vacante aspettando che il violino della montuosa liuteria scacci l’angoscioso silenzio.
Confondere gli opali che m’offre la tua mano menzognera e pietosa con gli astri che, tra echi di cosmici fragori, dentro me la genesi celebrano di sacre sinfonie spazio-temporali più non mi è dato:
Insegnami a riconoscere l’esultanza delle alte sfere non più soltanto tra i recessi dei miei arditi slanci di pensiero, ma tra il fango, la carne, il silenzio, come pure dentro ai dettami del mio