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Settembre

“nessuno può capire un porto se non sa il mare che cos’è” PFM, Ulisse La birreria chiudeva presto in genere e d’estate teneva i tavolini fuori e in molti si fermavano sotto le tende anche se di sera non se ne sentiva il bisogno. Uno dopo l’altro, il ragazzo al bancone continuava a pulire boccali. Davanti a lui un signore distinto dai capelli neri, vestito di cotone mostrava una fotografia …

PORNOTECA

I tempi di latenza tra caviglia e caviglia insegnano ai calici vuoti la vanità, la norma oscena degli addii ai passi. Sposarci sulle pellicole di Pietrangeli, poi lasciare al tempo il tempo d’andare, nei cuori dei circuiti stampati e in silenzio dilatare la nostra pornografia del dolore. Di te ho scopato la santina dall’effige narcisa, la badessa intenta a incendiare i suoi quadri, la sciantosa di picche che muta gode. …

L’azzurro di un cielo limpido come la guerra

SOTTOTITOLO: pensieri sparsi sulla rilettura de L’azzurro del cielo di Georges Bataille, un romanzo di segni premonitori su di una guerra che, ancora oggi, vuole liberare la sua energia distruttrice.  di Giovanni Canadè Un romanzo di “mostruose anomalie”, scrive Georges Bataille di questo libro sconveniente, “scandaloso”. Un romanzo che emana “un tanfo di morte”. Le blu du ciel. Una storia di “segni premonitori”, ambientata alla viglia della Guerra Civile Spagnola, …

Stiamo veramente scegliendo?

Missiva di Francesco Principe indirizzata a Pietro Paolo Morrone   Carissimo, ieri ho conversato con una cara amica che, come me, conosce tanti personaggi dotati di robuste velleità letterarie. Sono sprofondato nel bel mezzo di una paludosa diatriba. Il punto centrale della nostra discussione, lungamente rimpallato senza esaurirlo, anzi, vivaddio, neanche superficialmente intaccarlo, è questo: “scrittori lo si diventa per scelta o per congenita propensione?” Nel suo dibattere era presente …

La Stanza

 racconto di Francesco Principe Non c’è letto. Fa caldo. Blanco arrotola la sua camicia da notte, ovvero la parte superiore dell’unico indumento che possiede, per usarla come cuscino. Blanco da principio pensò che non sarebbe stato possibile prender sonno così, per terra, come un cane. Avrebbe rivisto la luce del sole? Si sentiva infelice da tempo. Ma ora? Lo era di più o di meno? Certo avrebbe voluto quantomeno salutare …

RACCONTI NERI

“La cartella che accompagnava il corpo diceva ben poco. Una sconosciuta. A quanto pare, era stata ritrovata per caso in un garage in periferia. Una telefonata anonima. C’erano delle indagini in corso: sul luogo erano state rilevate tracce di un qualche rito, paccottiglia esoterica. Agli atti andavano messi anche i tatuaggi sul corpo, simboli astrusi, linee e triangoli, curve sinuose e cerchi. Ma ad Arturo non importava nulla dei riscontri. …

TIZIANO SCLAVI. LA DIVERSITA’ DEL MOSTRO

    Tiziano Sclavi. La diversità del Mostro è una breve guida ai romanzi e ai racconti di uno degli autori più innovativi del panorama letterario italiano. Tiziano Sclavi, conosciuto quasi esclusivamente per la sua creatura fumettistica di successo Dylan Dog, si rivela un narratore pieno di sorprese, post moderno, in anticipo sui tempi e ancora misconosciuto. Tiziano Sclavi. La diversità del mostro vuole essere una breve analisi sui romanzi …

I venerdì del Nucleo Kubla Khan – Julio Cortázar

“Fui una letra de tango para tu indiferente melodía” (Julio Cortázar, “Quizá la más querida”) “Chi non legge Cortàzar è spacciato. Non leggerlo è una malattia molto seria e invisibile, che col tempo può avere conseguenze terribili”. Bastano queste parole di Pablo Neruda a inquadrare Julio Cortàzar, (onni-)scrittore che, in realtà, inquadrato non può essere. Continua a leggere su Biblon.it

GOMITOLI

Un accattone in stazione osserva la più disparata umanità: un brulicare di esistenze distratte e noncuranti. Sette vite, compresa la sua, vengono scandite in trentatré attimi. Tutto accade in poche ore, sette vite avvolte insieme a creare un unico gomitolo. Qualcuno, quel giorno di febbraio, porta con sé qualcosa di più pesante della sua stessa coscienza. Qualcuno, quella mattina, deciderà per tutti gli altri. Scheda libro e Acquisto

Nudo

Nudo, lucido come le tue labbra ancora dischiuse, incapaci di seccarsi, pure nella solitudine, ma che sanno soffiare tempeste d’altoforno, rotolo giù per la valle infinita, rimbalzo tra sassi, come tamburi in sordina, incastonati dove sanno, spigoli esatti, che ridanno alle ossa una forma più giusta. Annaspo nella zuppa di cielo e di terra. Bave di clorofilla sulla pelle lucida di sudore. Spine di legno fanno buchi troppo piccoli per …