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Santi

C’è chi va a Parigi per giocare ai poeti maledetti e c’è chi si fa bastare lo sporco appartamento di una periferia di provincia. C’è chi va a Parigi a parlare d’amore sulle rive della Senna; chi va a Pigalle, a Montmartre, al Bois de Boulogne. C’è chi rincorre ragazze in fiore nei parchi di una Parigi senza tempo, accostando i colori dei loro occhi alla lucida copertina di quei …

I borghi più belli d’Italia | Luigi De Bartolo

Le umane maree sono emigrate da tempo, hanno lasciato una coriacea pozza di simili e segni sparsi di un confuso passaggio. Verso il cielo punta la strada, lungo il pendio ripido, selvaggio, universale, lo sguardo si riempie di sensazioni mistiche. Edifici con mattoni a vista, non ancora conclusi, sono narratori insuperabili di quotidiano.

Domande impegnate

Ci sono alcuni che fanno della letteratura una ragione di vita, ma se ne escludono una buona fetta. Hai presente quelli che sì, non c’è niente di meglio della lettura ma solo storie vere, solo storie impegnate, storie di operai, storie di malessere sociale, sociologismo, socialismo; perché è bello volare con la fantasia, ma che si abbiano i piedi ben piantati in terra. E cos’è questa, una lettura coi sensi …

Catalisi

Sintesi chimica di ingenuità e adrenalina, prima scissione dell’energia che si manifesta dal palco e sopra ogni testa bandita a restare più in basso e da lì, giudicare. Catalisi: scintilla la polvere sopra le travi che calpesta l’atteso varcator de le quinte; mormora il legno, trasale il pensiero, in preda al terrore che assale, foriero di quello che accade.

Malgrado le mosche

Risate d’importazione danzano in uno spazio sgombro sotto le lanterne sfumate di un Irish Pub. La notte contrae gli odori e le spiagge inaridiscono. E le sue parole – « Ho dormito di nuovo con quel poeta. Diceva che si sarebbe tagliato le vene il coglione » –  

La mia Parigi | Matteo Mazza

Parigi è una fiaba per corrotti. È sottile il filo di ragno che la lega al mio mondo. Il mio giaciglio è al settimo piano di un palazzo dove i rinnegati si ammassano non salutandosi nemmeno. Parigi è un fosso nel quale i cadaveri danzano nella polvere del giorno. Dalla mia finestra il cielo spaventa, nell’illusione che possa inghiottirti nel suo orchestrare di nubi. Ieri mi hai detto che mi …